È una tappa importante raggiunta dall’Alpinismo Giovanile e da tutte le persone che vi hanno fatto parte. Con questi dieci anni riaffiorano in superficie tanti bei ricordi caratterizzati dai campeggi, dalle uscite e soprattutto dalle amicizie che hanno legato tutte le persone che hanno fatto, fanno o faranno parte di questo gruppo.
Il primo pensiero va, sicuramente, al primo campeggio in Dolomiti, a Cortina, nel 2000, dove ci siamo divertiti davvero tanto e che è stato anche quello più bello e più pazzerello. Le lunghissime camminate, i pranzi al sacco, le cene squisite preparate da Stefano, le sgridate che ogni tanto uscivano dalla bocca degli accompagnatori, i giochi, i canti che si prolungavano fino a notte fonda accompagnati dai bicchierini di liquore di Paolo, che passavano tra i più grandi, le tante cose imparate, l’allegria e la spensieratezza, la spalla ingessata di Diego, ricoperta da tutte le nostre firme, il bagno nell’acqua gelata nella piscina, le prime ferrate e i primi approcci con la roccia… beh, sono tante le emozioni da ricordare.
Poi il secondo campo, con ragazzi nuovi, di cui mi viene subito in mente il pranzo al sacco dove Martina D. dovette mangiare il tonno con il chiodo da roccia. Durante gli anni si sono fatte moltissime uscite, con temi differenti tra loro, ma che hanno avuto tra le tante cose in comune la montagna e l’amore per questa: siamo andati, per esempio, a vedere le stelle, ad arrampicare, alla ricerca delle tracce degli animali e ogni volta che ci si ritrova è una vera festa.
Il 2004 è stato il protagonista del primo campeggio con i ragazzi più piccoli dove, però, si sentiva davvero tanto la mancanza delle vecchie glorie e dei bei momenti! Ci siamo comunque ugualmente divertiti comprese Elena ed io nel ruolo, per la prima volta, di aiuto accompagnatori: che onore! Mi viene sicuramente da ringraziare tutti voi per la bella esperienza trascorsa e, in modo particolare, i genitori di Piergiorgio che hanno assistito gli infermi (me compresa) durante l’ultima lunga notte. Grazie!
Il giorno 1 Febbraio 2002 l’Alpinismo Giovanile ha dovuto sostenere la grave perdita dell’amico e Accompagnatore Claudio Ghinelli, che ha percorso con noi l’ultima salita alla vetta e lì ci ha lasciato, non accompagnandoci durante la faticosa discesa. Anche a lui va il ricordo, in quanto anche lui è stato il protagonista di una grande tessera di questo puzzle che ritrae l’Alpinismo Giovanile.
E ancora, i progetti nelle scuole, l’entrata nel gruppo di due nuovi accompagnatori, Enrico e Roberto, pronti a sopportarci speriamo ancora per molti anni e tutte le nuove iniziative di cui il CAI si fa promotore. Vorrei ringraziare, infine, tutti coloro che in questi anni mi hanno saputo apprezzare, volere bene e fatta crescere con valori molto precisi e importanti, hanno saputo farmi divertire e incoraggiata nelle sfide più difficili, perché va anche a loro il merito di essere diventata quella che tutti oggi conoscono, e per la passione che mi è stata trasmessa per la montagna, e per quelle emozioni che solo questo luogo così affascinante e magnifico sa darci.
Grazie di cuore e tantissimi auguri, Alpinismo Giovanile!
Nel desiderio di rivederci ancora tutti insieme per un’altra bella avventura, un saluto.
Federica Montebelli














