COME PRESENTARE L’ALPINISMO GIOVANILE?
Il Club Alpino Italiano ha fissato tra i suoi scopi fondamentali quello di occuparsi dei giovani e della loro crescita attraverso la passione per la montagna. Affida oggi pertanto ai Gruppi sezionali ed ai suoi Accompagnatori (AAG) appositamente formati il compito dell’accompagnamento dei ragazzi in montagna. La scelta è quella di un progetto educativo, che assieme al progetto scuola esplicitano le linee guida dell’attività del CAI verso i giovani, e con i giovani. La montagna e l’ambiente naturale sono visti come vero e proprio laboratorio di cultura e di valori: scopo primario è quello di condurre i giovani dall’età evolutiva verso la maturità, proponendo ad essi i valori, la cultura e le tradizioni del CAI.
Oggi guardando i giovani ci accorgiamo di una vera e propria emergenza educativa: il CAI ha assegnato all’AG il compito di promuoverne l’educazione e l’istruzione, attraverso un percorso di esperienze formative vissute con gioia all’interno dell’ambiente montano. Al centro dell’attività stanno i valori della solidarietà e della condivisione, del rispetto degli altri, dell’ambiente, delle altre culture, della gente della montagna. Per formare un giovane capace di ascoltare, capace di amicizia, non condizionato dai miti del consumismo. Un giovane positivo e protagonista, capace di gioire e di amare la natura.
Nel quadro delle attività di AG la specificità dell’accompagnamento esige una precisa preparazione e formazione tale che consenta agli AAG la più ampia autonomia nella massima sicurezza per la conduzione dei gruppi. Per questo l’Alpinismo Giovanile è particolarmente attivo sul piano della formazione, attraverso i corsi di qualifica e gli aggiornamenti.
Giocare ad andare in montagna con finalità di apprendimento: le attività mirano allo sviluppo globale del ragazzo, delle sue capacità manuali, creative e di osservazione. Vivendo lo spirito dell’avventura ed il fascino dell’esplorazione, l’AG si pone la finalità di una crescita sana ed equilibrata del giovane.
Nelle sezioni romagnole è intensa l’attività di AG, con commissioni costituite di AAG, Aiuto e operatori. Tra Rimini, Ferrara, Imola, Forlì, Ravenna e Argenta vi sono 16 AAG e 4 ANAG (nazionali). Numerosi sono gli Aiuto e gli altri operatori sezionali.
Con calendari di escursioni alla ricerca di impronte, in grotta, ad arrampicare, nella lettura del paesaggio, negli accantonamenti, sulla neve, con i giochi di orientamento, con gli sci di fondo, con le bici, in ogni stagione, con i corsi di AG, viene offerta ai ragazzi una vasta gamma di possibilità di cimentarsi in avventure e scoperte. Annualmente la Commissione interregionale (CTERAG) organizza inoltre una gita intersezionale dove si incontrano tutti i gruppi in una grande festa! A maggio 2006 l’incontro è stato sul Monte Nero (PC).
Con l’UIAA si ha l’opportunità di fare esperienze di grande spessore sul piano dello scambio e della conoscenza, direttamente rivolte ai ragazzi, che hanno così la possibilità di incontrare e scoprire la grande dimensione del Club Alpino Italiano. Quest’anno due cordate del TER (2 AAG e 4 ragazzi) prenderanno parte ad una spedizione internazionale UIAA (con cordate di giovani di diversi paesi) che punterà alla vetta del monte Elbrus, in Caucaso. Un’altra spedizione tutta AG (Sezione di Massa) porterà in agosto 8 ragazzi di 15-16 anni (4 di Massa e 4 peruviani) a quota 5000 m. sulle Ande del Perù, in collaborazione con Operazione Mato Grosso.
Ogni anno vengono fatti campeggi ed attendamenti; per i gruppi romagnoli al Parco del Carné (Brisighella) è ormai tradizionale l’appuntamento a settembre per Naturalmente Insieme, una 2 gg. in tenda con giochi e lezioni. E significative sono le esperienze con gruppi di diversamente abili (FE), con ragazzi dell’est Europa (RA). E ancora gare cittadine di orientamento, attività a 360° con le scuole, le feste sezionali.
L’esperienza più consistente resta comunque quella di chi si assume il compito dell’accompagnamento, in quanto straordinaria! Una vera esperienza di vita oltre che di volontariato, a contatto con i ragazzi, con le loro famiglie, con i loro insegnanti, nelle diverse circostanze ed ambiti educativi. Una esperienza entusiasmante proprio per le molte gratificazioni che solo i ragazzi sanno offrire.
AAG Claudio Golfieri