Chiusura attività nella Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”
QUESTIONE FURLO
- Cos’è la riserva
Con decreto del Ministero dell’Ambiente del 6 Febbraio 2001, pubblicato sulla G.U. – S.G. n. 134 del 12 Giugno 2001) è stata istituita la Riserva Naturale Statale del Furlo. Anche il CAI di Pesaro aveva a suo tempo sostenuto la richiesta di istituzione della Riserva.
Gli organi ufficiali della Riserva sono:
A. l’Organismo di Gestione, (Provincia di Pesaro e Urbino);
B. la Commissione di Riserva (nominata dal ministro dell’Ambiente, composta da rappresentanti designati dai Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali, dalla Regione, dalla Provincia, dai Comuni interessati, dalle Comunità Montane, dalle associazioni scientifiche e ambientaliste riconosciute).
Tale Commissione formula proposte, indirizzi e pareri tecnico-scientifici. Sul Piano di gestione e relativo regolamento il parere è obbligatorio. - Cosa è vietato in via provvisoria
Il decreto per sua natura stabilisce in via transitoria, fino all’entrata in vigore del piano di gestione una serie di divieti, tra cui la pratica di alpinismo e freeclimbing. - Le azioni del CAI Pesaro e della FASI Pesaro
Il CAI e la FASI (Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana) hanno ripetutamente incontrato i rappresentanti della Provincia (Presidente Ucchielli, Assessore ambiente Capponi) e della Commissione (Presidente Romanini) per far presente le esigenze di alpinisti e arrampicatori attivi sulle pareti del Furlo e per garantire il massimo rispetto delle esigenze di tutela ambientale dell’area. Le risposte sono state sempre rassicuranti rispetto a una possibile ripresa delle medesime attività, pur all’interno di un regolamento. - Il codice di autoregolamentazione
CAI e FASI hanno già da tempo elaborato e approvato un documento di autoregolamentazione dell’arrampicata nel Furlo. Tale iniziativa, in anticipo sui tempi della Riserva, era significativa dell’impegno tecnico e morale delle due associazioni nel porsi il problema della tutela e della corretta fruizione del territorio. - La proposte del CAI e della FASI
Nel Luglio 2002 il CAI di Pesaro e la FASI provinciale hanno elaborato una proposta di valorizzazione alpinistica e arrampicatoria dell’area del Furlo, consegnata alla Provincia e alla Commissione di Riserva. Tale richiesta era supportata da documentazione tecnica e fotografica. - La petizione popolare
A fianco di questa iniziativa si è sviluppato un movimento di opinione che, soprattutto attraverso una petizione popolare, sottoscritta da circa 450 persone anche di fuori provincia, ha espresso la volontà di poter continuare ad esercitare al Furlo le attività quali l’Alpinismo, l’Escursionismo e l’Arrampicata sportiva, pur nel rigoroso rispetto della natura. - I fatti
In data 30 Agosto 2002 la richiesta di autorizzazione alla pratica di arrampicata e alpinismo è stata discussa dalla Commissione di Riserva. Nonostante l’invito personale del Presidente della Commissione Romanini al sottoscritto a presenziare alla seduta, la Commissione, seduta stante, ha deliberato di non ammettere alcuno ad assistere ai lavori. Tale decisione, presa durante la terza seduta della Commissione medesima, è ritenuta dal CAI moralmente e politicamente inaccettabile, perché priva i cittadini della legittima aspirazione alla trasparenza e alla conoscenza dei fatti, alla verifica dell’operato dei propri rappresentanti in relazioni a temi che ordinariamente non sono legati a tutela della riservatezza. - Cosa farà la Povincia
L’Assessore Capponi, interpellato dal sottoscritto sull’esito della discussione in sede di Commissione, ha risposto: “non devo … rispondere e comunque l’Ente gestore ha inoltrato al Ministero una richiesta di parere tecnico-legale per una deroga al Decreto in attesa dell’approvazione del Piano (previsto in bozza per Gennaio, e in veste definitiva con i tempi di un … Piano regolatore)> - L’incontro della Provincia con i cittadini
In data 13 Settembre u.s., la Provincia (Ente Gestore), nella figura del Presidente Sen. Ucchielli e dell’Assessore all’Ambiente Capponi, ha incontrato al Furlo i cittadini per discutere della Riserva (presenti il Sindaco di Acqualagna Capanna e il Presidente del Consiglio regionale). In un clima di generale contestazione per le modalità di non-gestione della Riserva, il CAI, con il sottoscritto e il socio Stradini, ha con forza messo di fronte alle proprie inadempienze la Provincia (assenza di un Piano e del Regolamento, che per legge dovevano essere pronti per l’Aprile 2002), ai metodi dilazionatori e derogatori (richiesta al Ministero di deroga per l’attività arrampicatoria. Per quali siti? In che tempi?), alla mancanza di trasparenza, ai danni turistici che il Furlo già sopporta per aver dirottato altrove rocciatori di tutta Italia. I cittadini del Furlo hanno calorosamente sostenuto le tesi del CAI. La stampa locale ha dato ampio spazio alla cronaca dell’assemblea. - L’informazione
Il CAI di Pesaro intende informare di quanto accadrà in merito alla vicenda del Furlo, con periodicità, le altre sezioni marchigiane e le Delegazioni di tutta Italia.
Grazie per l’attenzione
26 Ottobre 2002
Il Presidente del CAI di Pesaro
Roberto Annibalini