VIENI AL CAI,
TANTI AMICI TROVERAI
Se il lavoro ti ha stressato
o la moglie ti ha scocciato
se il marito non si sbatte,
perché sta sempre in ciabatte,
al mattin del dì festivo
fai anche tu l’alternativo.
Di buon ora giù dal letto
e fai presto al gabinetto
che anche se te la fai sotto
il ritrovo è per le otto!
Nella fretta non scordare
gli scarponi di portare,
giacca a vento e la mantella
piada, pane e mortadella.
Troverai nella piazzetta
tanta gente che ti aspetta,
tutta allegra e colorata
preparata alla scalata,
non c’è neve pioggia o vento
che scoraggia questo evento.
Non ci son ceti sociali,
qui noi siam tutti uguali,
proletari o capi ufficio
rispettiam la par condicio,
caso mai la differenza
è data dalla resistenza!
Poi si parte tutti quanti,
chi sta dietro e chi sta avanti,
a ricerca d’avventura
anche se, alle volte è dura!
C’è chi ai fiori è interessato
o dai boschi affascinato,
chi conosce la bardana,
menta, timo o maggiorana.
Ci son pure i grandi esperti
di segnali e di reperti
che con bussole e istruzioni,
fanno sempre gli sburoni!
Non parliamo del gruppetto
ed io in mezzo mi ci metto
che avanzando sul crinale
con un fiato madornale
parlan sempre tutti quanti,
sempre e sol di ristoranti.
In salita il passo arranca
e le gambe ci si stanca
ma di certo scoprirai
quel che non hai visto mai,
su colline verdeggianti
vedi luoghi affascinanti,
case e borghi sconosciuti
che nessuno ha mai veduti.
Ma la pancia si lamenta
e la fame ti tormenta
sarà bella la montagna,
ma che voglia di lasagna!
Il momento è assai cruciale
ma una voce celestiale
dice “adesso ci fermiamo
e qualcosa ci mangiamo!”
Dagli zaini esce ogni cosa
e ciascuna assai sfiziosa,
coppa, tonno e del prosciutto,
ci si mangia un po’ di tutto!
C’è chi prova a contrattare
e i panini vuol scambiare
con del vino e della frutta,
caffé dolce o pastasciutta!
È un problema da non dire
dopo il pranzo ripartire,
specialmente per chi ha abbondato
ed al sole si è abbioccato,
ma anche se la pancia pesa
oramai si va in discesa.
Giunto al fine trafelato
dopo aver tanto sudato,
con la lingua a penzoloni
ed i calli ai pollicioni,
torni a casa soddisfatto
e ti dicon… “tu sei matto!”
Questi versi che ho inventati
sono a tutti dedicati
e una cosa si può dire
per concludere e finire,
se hai del tempo vieni al CAI,
tanti amici troverai!
Paola De Luigi
L’autrice della poesia.














