La rete complessiva dei sentieri segnati e curati dal CAI è stimata in oltre cinquantamila chilometri.
Solo una parte dei sentieri di Alpi ed Appennini viene segnata.
I principali criteri per pianificare e segnare una rete sentieristica da proporre agli escursionisti sono i seguenti:
- frequentare in sicurezza gli ambiti montani e naturalistici a vantaggio soprattutto dell’escursionista occasionale, dei gruppi e di chi non conosce a fondo il territorio
- promuovere e diffondere forme di turismo compatibili a basso o bassissimo impatto ambientale, per favorire le economie delle aree montane cosiddette disagiate o marginali
- promuovere la conoscenza e la conseguente valorizzazione di immensi bacini culturali cosiddetti minori
- pianificare la canalizzazione dei flussi escursionistici e consentire di tutelare maggiormente certe aree (ad esempio biotopi di particolare pregio) anziché altre, in funzione della capacità di carico di quell’ambiente per condurre il visitatore in determinati luoghi lungo i percorsi più adatti, ecc.
…Il Club Alpino Italiano si dichiara contrario per motivi ambientali alla proliferazione di “vie attrezzate” o “ferrate” che non rivestano particolare valore storico o culturale…
Nella progettazione e segnatura di nuove reti sentieristiche a livello locale, nazionale o internazionale, il Club Alpino Italiano dovrà porre massima attenzione, al di là degli aspetti tecnici, all’impatto sui luoghi dovuto alla frequentazione, agli effetti e alle ricadute a livello socio-economico sulle popolazioni montane.
da “CHARTA DI VERONA” – documento finale del 94° Congresso Nazionale del CAI – 1990














